Cronometraggio del nuoto: cosa serve?

In questo articolo vedremo come funziona il cronometraggio del nuoto e da quali parti è composto. Alla fine della lettura conoscerai le componenti di un sistema di cronometraggio e potrai approfondire il funzionamento di ogni parte in altri articoli di questo blog.

Come sai bene se hai scaricato la storia su come è nato il cronometraggio del nuoto (non lo hai ancora fatto ? E gratis !!! Cosa aspetti?) una volta si prendevano solamente i tempi “a mano”. Non c’era semplicemente altro.  A partire dagli anni ’60 il dito del cronometrista è stato via via sostituito dalle piastre di tocco per le gare più importanti. Le piastre di tocco sono la parte fondamentale e forse più importante del sistema di cronometraggio Si comportano, per semplificare al massimo, come un pulsante: il nuotatore che arriva, toccando il bordo della piscina, preme quel pulsante

Piastra di Tocco

Touchpad o piastra di tocco

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Quanto è lunga davvero una piscina ?

Quanto deve essere lunga una piscina per farci delle gare di nuoto?

Chiaramente, dirai,  dipende dal tipo e livello di competizione che ci vogliamo fare  …  e la domanda sembra banale, perchè più o meno tutti sanno che si fanno gare in piscine da 50 m e in vasche corte da 25 m.

La risposta si fa un po più complessa quando chi fa la domanda è qualcuno che deve costruire una piscina. Bisogna allora conoscere nel dettaglio le norme di omologazione della piscina e lo spessore delle piastre di tocco (i pannelli messi in ogni corsia e che servono a misurare i tempi) e la risposta non è così banale.

Prima cosa da sapere: le piastre di tocco hanno, o meglio devono avere, uno spessore di 1 cm, con una tolleranza molto stretta (2 decimi di millimetro) Se siamo in assetto di gara con le piastre montate ad entrambi i lati la piscina risulta più corta di 2 cm rispetto a come è realmente. Chiaro?

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